Mionetto
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Cosimo Taurino
2011
Uve da cui è prodotto: Semillon e Riesling
Vino da dessert, dal bouquet complesso e molto intenso grazie alla raccolta tardiva delle uve che ne determina un'alta concentrazione di zucchero.
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Rivera
2017
La Rivera ha voluto realizzare un vino che esprimesse con carattere le tipicità del Bombino Bianco, normalmente utilizzato in assemblaggio con altre varietà. Il grado di maturazione avanzata delle uve è bilanciato dalla buona acidità tipica di questa varietà, risultando in un vino dai profumi intensi e complessi e da una ottima bevibilità e freschezza che bene si esprimono in abbinamento ad antipasti e a piatti a base di pesce.
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Rivera
2017
E’ stato il primo Chardonnay prodotto in Puglia e forse nell’intero Mezzogiorno d’Italia. Rappresenta il frutto del lungo e paziente lavoro di sperimentazione ed
adattamento all’ambiente condotto dalla Rivera negli anni ’80 per trapiantare lo Chardonnay nella zona Castel del Monte. Ai pregi del nobile vitigno francese, si
sono aggiunti quelli che lo Chardonnay ha dimostrato di saper dare nel clima Mediterraneo
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Polvanera
2018
Colore giallo paglierino, con riflessi verdolini. Profumi intensi e fini di bergamotto,banana, pescanoce, camomilla e biancospino su fondo muschiato. Bocca delicatamente aromatica e di bello spessore, percorsa da gustosa vena fresco-sapida; finale persistente e di ottima corrispondenza.
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Schola Sarmenti
2019
Raccolta e vinificazione: Uve raccolte a mano e delicatamente riposte in piccole cassette areate per preservarne l’integrità. In cantina sono poi ulteriormente selezionate su di un moderno tavolo di cernita.
Gusto: Il sorso fresco con accenti di note minerali che sfumano in un finale sapido con una buona persistenza e un finale dal gusto nobile, armonico ed equilibrato.
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I Pastini
2019
Nato dall'uvaggio dei tre vitigni autoctoni pugliesi: 60% verdeca, 35% Bianco D'Alessano, 5% Minutolo, L'Antico è un vino bianco DOP (Denominazione d'Origine Protetta) tipico della Valle d'Itria, prodotto sin dal passato dai coltivatori del posto per cercare di sfruttare al meglio le risorse del territorio. Come già il nome suggerisce l'Antico viene vinificato rispettando la tradizione dei vecchi coltivatori e produttori di vino della Valle d'Itria, con un sistema di allevamento tradizionale ad alberello, le uve dei tre vini autoctoni vengono combinate nelle quantità prestabilite sin dall'impianto, quindi vendemmiate, diraspate e vinificate insieme con le più moderne tecniche enologiche.
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Paolo Leo
2022
Lo Chardonnay è il più celebre vitigno a bacca bianca del mondo, in grado di esprimere in modo diverso i differenti terroir dove viene coltivato. Nel Salento, lo Chardonnay è noto per i suoi delicati aromi fruttati e buon corpo, con la giusta freschezza che abbina alla perfezione con antipasti e piatti della tradizione pugliese.
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Rosa del Golfo
2019
All'occhio giallo paglierino con riflessi verdolini, al naso profumo fresco, delicato, piacevolmente fruttato, al palato equilibrato, gentile, di buona eleganza, al servizio 10° C, stappato al momento. Abbinamenti gastronomici frutti di mare, crostacei, pesci lessati con salse leggere.
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l'Archetipo
2017
Affinamento: in acciaio per i successivi 2 anni sul proprio fecciolino nobile; il vino viene agitato ogni 15 giorni circa. Minima aggiunta di anidride solforosa in pre-imbottigliamento.
Caratteristiche organolettiche: colore giallo dorato, presenta inten-se note fruttate, erbacee, floreali e minerali. Media corporatura, ric-co di estratto e tannini, con un’ottima acidità e persistenza.
Abbinamenti: è abbinabile a tutti quei piatti che necessitano un vino strutturato ma con una parte acidula importante; perfetto con i secondi piatti, a base di pesce o di carne bianca.
Temperatura di servizio: servendolo a temperature diverse, è possi-bile cogliere i mille volti di questo vino.
Temperatura consigliata: 10-12°C.
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Vini Duca Carlo Guarini
METODO CHARMAT
Ottenuto dalla vinificazione in bianco del più importante vitigno a bacca nera del Salento, Piccolebolle è il primo spumante da negroamaro, metodo Martinotti, completamente prodotto e spumantizzato in cantina. È il frutto di una specifica tecnica di coltivazione in campo e di un ottimo lavoro in cantina, un’altra grande e innovativa interpretazione del nostro territorio più vocato. Ha un colore paglierino con riflessi dorati brillanti, un perlage sottile e persistente. Aroma particolare con sentori agrumati.
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Michele Calò
2023
La vendemmia, opportunamente anticipata conferisce al prodotto una buona acidità complessiva e quindi una notevole tenuta nel tempo. Con un'accurata selezione delle uve che vengono pressate sofficemente e solo il mosto fiore, circa il 30%, viene destinato al prodotto finale.
ABBINAMENTO: Si accompagna bene con crostacei e cucina marinara, primi piatti mediterranei saporiti.
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Vini Coppi
2018
Vino Falanghina I.G.P. Puglia, è un vino di vivace giovinezza, scalpita nel calice, ammalia per la sua persistenza e freschezza, è piacevolmente acidulo, in armonia con la nitidezza del frutto. Abbinamento gastronomico: spaghetti con cozze, calamari e pesto di pistacchi, oppure carpaccio di pesce spada al pepe verde e rosa, tataki di tonno con centrifugato di cetrioli, polpette di melanzane
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Agricole Vallone
2023
Giallo paglierino con decisi riflessi verdolini, vivo e luminoso. Al naso esprime sentori fruttati e floreali intensi e coinvolgenti: note di pera, albicocca, sentori agrumati e balsamici aprono ad un assaggio armonico, strutturato ma al tempo stesso sostenuto da un'ottima freschezza aromatica. Una bella zampata di acidità lo accompagna poi verso una chiusura di buona persistenza. Ottimo come aperitivo, il "Tenuta Serranova" di Vallone è vino bianco ideale con antipasti ed insalate di mare, anche a base di polipo.
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l'Archetipo
2016
Vinificazione: Dopo pigia-diraspatura meccanica, il mosto in pre-senza delle bucce, fermenta spontaneamente grazie all’aggiunta di pied de cuve contenente lieviti indigeni, gli unici in grado di inter-pretare al meglio il nostro terroir. Dopo 6-7 giorni di macerazione con le bucce, queste vengono allontanate e la fermentazione conti-nua per circa 2 mesi a basse temperature (13-14°C). Decantazione naturale senza chiarificanti. Non filtrato.
Affinamento: in acciaio per 5-6 mesi sul proprio fecciolino nobile e agitato ogni 15 giorni. Caratteristiche organolettiche: colore giallo paglierino con riflessi tendenti al verde, pulito con sentori floreali molto eleganti e fini, con leggere sfumature erbacee e fruttate. All’assaggio risulta di me-dio corpo, rotondo e vivace, ottima acidità quasi rinfrescante.
Abbinamenti: ottimo con primi e secondi a base di pesce e/o crosta-cei; da provare con primi piatti di terra, verdure e ortaggi.
Temperatura di servizio: 8-10°C.
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l'Archetipo
2017
Vinificazione: dopo pigia-diraspatura meccanica, il mosto in pre-senza delle bucce, fermenta spontaneamente grazie all’aggiunta di pied de cuve contenente lieviti indigeni, gli unici in grado di inter-pretare al meglio il nostro terroir. Dopo 4-5 giorni di macerazione con le bucce, queste vengono allontanate e la fermentazione conti-nua per circa 2 mesi a basse temperature (13-14°C). Decantazione naturale senza chiarificanti. Non filtrato.
Affinamento: in acciaio per 5-6 mesi sul proprio fecciolino nobile e agitato ogni 15 giorni.
Caratteristiche organolettiche: colore giallo paglierino, con riflessi dorati, note fruttate di mela verde, ananas, con sentori floreali ed una leggera sfumatura che richiama il miele. In bocca è di corpoleggero, molto fresco, caratterizzato da un retrogusto minerale, equilibrato e con evidente impronta del vitigno.
Abbinamenti: si presta ad essere bevuto sia durante aperitivi che a tutto pasto; è particolarmente indicato per accompagnare una gran-de varietà di primi e secondi piatti a base di pesce, ma anche risotti e ortaggi.
Temperatura di servizio: 8-10°C.
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l'Archetipo
2016
Vinificazione (metodo ancestrale di spumantizzazione): dopo pi-gia-diraspatura e pressatura soffice, il mosto fermenta spontanea-mente grazie all’aggiunta di pied de cuve contenente lieviti indige-ni, gli unici in grado di interpretare al meglio il nostro terroir. Lafermentazione è svolta a basse temperature (13-14°C) per circa 40 giorni. Prima dell’esaurimento totale degli zuccheri dell’uva, il mo-sto in fermentazione viene travasato in autoclave dove avviene la presa di spuma (11-12°C). Seguono 6 mesi in autoclave con baton-nage continui del fecciolino nobile, fino a giungere ad una stabilità naturale del vino spumante, a cui segue l’imbottigliamento. Decan-tazione naturale senza chiarificanti. Non filtrato. Minima aggiunta di anidride solforosa in pre-imbottigliamento.
Zuccheri residui non fermentescibili: 2,5 g/l, Brut Nature.
Caratteristiche organolettiche: giallo verdolino caratterizzato da vivace effervescenza, piacevoli sensazioni di frutta a polpa bianca (mela, pera) e fiori. Sorso fresco, sapido e di buona acidità.
Abbinamenti: dotato di grande flessibilità, da aperitivo a tutto pa-sto, indicato specificatamente per antipasti e piatti a base di pesce e crostacei.
Temperatura di servizio: 4-6°C.
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l'Archetipo
2016
Vinificazione (metodo ancestrale di spumantizzazione): dopo pi-gia-diraspatura e pressatura soffice, il mosto fermenta spontanea-mente grazie all’aggiunta di pied de cuve, da moscati minori a bacca rossa raccolti 10 giorni prima, che assicura oltre ad un bel corredo di lieviti autoctoni anche una bella quantità di antociani che confer scono un colore ramato allo spumante. La fermentazione è svolta a basse temperature (13-14°C) per circa 40 giorni; il mosto in fermen-tazione viene travasato in autoclave dove avviene la presa di spuma (11-12°C). Giunti ad un residuo zuccherino di circa 50 gl viene ab-bassata la temperatura sotto i 10°C per fermare la fermentazione. Seguono diversi mesi in queste condizioni, con batonnage continui del proprio fecciolino nobile fino a giungere ad una stabilità natura-le del vino spumante, a cui segue l’imbottigliamento. Decantazione naturale senza chiarificanti. Non filtrato. Minima aggiunta di anidride solforosa in pre-imbottigliamento.
Zuccheri residui non fermentescibili: 50 gl, Dolce.
Caratteristiche organolettiche: colore ramato, ricco di sentori florea-li e fruttati. Al gusto equilibrato e vellutato, ricco di acidità agrumata.
Abbinamenti: il suo residuo zuccherino naturale lo indicherebbe solo per gli abbinamenti di fine pasto, ma la sua grande integrutà di frutto lo rende abbinabile ad una vasta gamma di preparazioni culinarie.
Temperatura di servizio: 6-8 °C.
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Vini Leone De Castris
Vino spumante dal colore bianco con riflessi dorati, perlage molto fine e persistente; profumo floreale e fruttato, sapore fresco e delicato. Suggerito come aperitivo soprattutto con piatti a base di frutti di mare.
GRADAZIONE ALCOLICA: 12 % Vol.
TEMPERATURA DI SERVIZIO: 6-8°C
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Vini Leone De Castris
2019
Fiano in purezza dal colore giallo paglierino
Al naso profumi di pesca e ananas, accompagnato da intense note floreali.
In bocca si presenta morbido e piacevolmente fresco, ricco di struttura.
Ottimo con primi piatti succulenti di mare, grigliate di pesce e carni magre.
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Apollonio
TERRITORIO
Il Salento viene identificato da tre elementi climatici: il sole, artefice di gradi zuccherini generosi, il mare, responsabile della mineralità dei vini, e il vento che rende questo territorio naturalmente esente da malattie e particolarmente indicato nella produzione di vini “naturali”. Caratterizzato da estese zone pianeggianti e modesti rilievi collinari, il Salento è geologicamente costituito da una struttura calcarea di medio impasto.
UVAGGIO
La Verdeca è un vitigno a bacca bianca autoctono della Puglia, dalle sfumature verdastre che ne suggeriscono il nome. Elegante, minerale e dalla grande vigoria.
PERLAGE: Vivace, fine e persistente.
COLORE: Giallo paglierino tenue con riflessi verdolini.
PROFUMO: Fruttato e floreale con sentori di mela verde, fiori bianchi e sambuco.
SAPORE: Fruttato e agrumato con eleganti note romatiche, una spiccata mineralità e sapidità.
CONSIGLIATO CON: Frutti di mare crudi, crostacei, frittura di pesce, formaggi freschi.
TEMPERATURA DI SERVIZIO: 6-8 °C
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Apollonio
2023
TERRITORIO
Il Salento viene identificato da tre elementi climatici: il sole, artefice di gradi zuccherini generosi, il mare, responsabile della mineralità dei vini, e il vento che rende questo territorio naturalmente esente da malattie e
particolarmente indicato nella produzione di vini “naturali”. Caratterizzato da estese zone pianeggianti e modesti rilievi collinari, il Salento è geologicamente costituito da una struttura calcarea di medio impasto.
UVAGGIO
La Verdeca è un vitigno a bacca bianca autoctono della Puglia, dalle sfumature verdastre che ne suggeriscono il nome. Elegante, minerale e dalla grande vigoria.
COLORE: Giallo paglierino con riflessi verdolini.
PROFUMO: Fruttato e floreale con sentori di mela verde, fiori bianchi e sambuco.
SAPORE: Fruttato e agrumato con eleganti note aromatiche, una spiccata mineralità e sapidità.
CONSIGLIATO CON: Frutti di mare crudi, frittura di paranza, pinzimonio di verdure, formaggi freschi.
TEMPERATURA DI SERVIZIO: 10-12° C
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Apollonio
2023
TERRITORIO
Il Salento viene identificato da tre elementi climatici: il sole, artefice di gradi zuccherini generosi, il mare, responsabile della mineralità dei vini, e il vento che rende questo territorio naturalmente esente da malattie e particolarmente indicato nella produzione di vini “naturali”. Caratterizzato da estese zone pianeggianti e modesti rilievi collinari, il Salento è geologicamente costituito da una struttura calcarea di medio impasto.
UVAGGIO
Il Fiano, conosciuto anche con il nome Apiano, è un antico vitigno meridionale la cui coltivazione risale all’epoca romana. Il nome deriverebbe dal vocabolo latino Apianus (ape) per la dolcezza dei suoi acini, molto apprezzati dalle api.
NOTE DEGUSTATIVE
COLORE: Giallo paglierino scarico.
PROFUMO: Sentori di fiori bianchi, frutta esotica e miele.
SAPORE: Fresco e minerale. Note di frutta gialla, agrumi e nocciola. Finale raffinato e persistente.
CONSIGLIATO CON: Aperitivi e antipasti a base di pesce, formaggi freschi, carni bianche.
TEMPERATURA DI SERVIZIO: 10-12° C
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Apollonio
TERRITORIO
Il Salento viene identificato da tre elementi climatici: il sole, artefice di gradi zuccherini generosi, il mare, responsabile della mineralità dei vini, e il vento che rende questo territorio naturalmente esente da malattie e particolarmente indicato nella produzione di vini “naturali”. Caratterizzato da estese zone pianeggianti e modesti rilievi collinari, il Salento è geologicamente costituito da una struttura calcarea di medio impasto.
UVAGGIO
La Verdeca è un vitigno a bacca bianca autoctono della Puglia, dalle sfumature verdastre che ne suggeriscono il nome. Elegante, minerale e dalla grande vigoria. Il Bianco d’Alessano è un antico vitigno a bacca bianca, originario di un piccolo paese del basso Salento da cui prenderebbe il nome. Si fa apprezzare per la sua adattabilità ai vari tipi di terreno. “Ritardatario” nella germogliatura e nella maturazione a cavallo tra settembre e ottobre.
COLORE: Giallo paglierino tenue.
PROFUMO: Fruttato e floreale con sentori di frutta bianca, mela verde e lime.
SAPORE: Fresco, minerale, con buona acidità e sapidità.
CONSIGLIATO CON: Aperitivi e antipasti a base di pesce, frittura di pesce, formaggi freschi.
TEMPERATURA DI SERVIZIO: 8-10 °C
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Paolo Leo
Dalle uve di Negroamaro vinificato in bianco, poi spumantizzato con il Metodo Martinotti, nasce il ROSAROSE BLANC, uno spumante dalla vibrante freschezza che racconta l’idea di uve a bacca rossa salentine spumantizzate in bianco.
SERVIZIO: si consiglia a 6-8°C in calici da spumante o flûte
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Paolo Leo
2021
Lo Chardonnay è il più celebre vitigno a bacca bianca del mondo, in grado di esprimere differentemente i territori ove viene coltivato. Nel Salento, lo Chardonnay di Numen, offre una maturazione esemplare ed un vino bianco di imponente struttura. La fermentazione e maturazione di una parte del vino in barriques di rovere francese dona un carattere notevolmente complesso dalla fascinosa persistenza. L’indiscutibile forza di questo vino bianco è evidente nella sua longevità che, nel tempo, è in grado di sviluppare poderose evoluzioni anche dopo anni dalla sua vendemmia.
ABBINAMENTI GASTRONOMICI: L’eleganza ed imponenza dello Chardonnay di Numen diventano una seducente espressione di vino bianco in grado di accompagnare piatti di notevole struttura. Le grandi carni bianche come pollo alla cacciatora, quaglia croccante e cosciotti di gallo sono una prerogativa a stuzzicanti tavole speziate. La presenza di funghi di stagione con tocchi tartufati esaltano l’aromaticità di un prodotto dalla notevole persistenza aromatica.
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Paolo Leo
2022
Il Fiano è tra i vitigni a bacca bianca più prestigiosi del Sud Italia. Le sue radici sono antiche e gloriose. La particolarità si evince in un corpo deciso e nella croccantezza singolare.
ABBINAMENTI GASTRONOMICI: La struttura e freschezza del Fiano si dimostra fedele compagna in piatti particolarmente succulenti e cremosi. Inquadrarlo in compagnia di formaggi spalmabili, patè e tartine diventa un gioco di sensi. Crostacei in salse e tempure propongono un viaggio culinario decisamente esotico.
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Vespa Vignaioli
2022
Fedeli ai vitigni autoctoni pugliesi, abbiamo scelto un Fiano: un vitigno la cui presenza in Puglia risale all’epoca romana e che era quasi del tutto scomparso nella prima parte del XX secolo.
Caratterizzato da una resa molto bassa, è stato rivalutato negli ultimi decenni in Puglia da quelle aziende orientate all’alta qualità nella propria produzione.
Un vitigno dalle ottime caratteristiche olfattive, in grado di esprimere nel nostro vino un frutto gradevole, rotondo, ma allo stesso tempo di buona bevibilità e freschezza.
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Vespa Vignaioli
2021
L’ultimo nato in casa Vespa Vignaioli è Donna Augusta un Salento Bianco 2020. Composto da chardonnay (40%), fiano (30%) e verdeca (30%), l’uva bianca locale che dà un contributo determinante alla freschezza di un vino, nato per affinarsi negli anni. Ha un colore oro brillante di bella consistenza con riflessi verdognoli; al naso senti note di miele e banana, che sono i descrittori del fiano e dello chardonnay, ma poi viene fuori una complessità di spezie (origano), bergamotto, mandorla amara e salvia. Viene affinato in piccole botti realizzate con 8 legni diversi di bassa tostatura. Sono solo 3.200 le bottiglie prodotte.
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Castello Monaci
2021
È uno degli ultimi nati nella famiglia di Castello Monaci. Un vino passito di straordinaria qualità. Nasce da un “single vineyard” di Moscatello Selvatico piantato nel 2005, di fronte all’ingresso principale della cantina vinicola. E’ senza dubbio il vigneto più rappresentativo dell’azienda, circondato da pini secolari e attraversato da un vialetto di erbe aromatiche che conduce direttamente al castello. Le piante sono state donate al Presidente Seracca Guerrieri dalla famiglia Colosso di Ugento, che le aveva prelevate da un vecchissimo vigneto di famiglia. Sono pertanto viti non riproducibili sul mercato e la loro bassa resa produttiva conferisce una pienezza contraddistinta da una spalla acida molto difficile da trovare nei vini dolci pugliesi.
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Castello Monaci
2021
Proprio come la figura della sirena è composta da parte di donna e parte di essere marino, Charà è un vino che si compone di due “parti” elaborate con due distinti processi di fermentazione ed affinamento: una parte in uova di cemento per esaltare la mineralità, e un’altra in barrique per conferire un’avvolgente struttura. Ne deriva un vino complesso e dinamico, in grado di affascinare e ammaliare come la leggendaria creatura mitologica.
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