Ci sono cieli e piante che possono raccontare generazioni, stagioni, nostalgie, speranze. Gli occhi degli uomini sempre lì, fissi sulle vigne assolate, a contemplare i cicli, nel gioco della vita.
La terra viene prima delle sue creature. La memoria di quanto fatto è una certezza senza tempo, testimonianza di un radicamento millenario a quella stessa terra in cui maturano i grappoli di piena estate.
Dagli anni del dopoguerra e della rinascita del Paese, tessiamo un’intensa storia di amore terreno che affonda le radici nel Sud e che intreccia la memoria del passato all’intuizione di rendere il Salento il centro di una nuova esistenza.