Rivera è una delle più importanti aziende vinicole italiane. Questa cantina eccelle con i suoi vini rossi che non sono solo splendidi in termini assoluti, ma hanno anche un rapporto qualità-prezzo eccezionale.
Sotto la direzione della famiglia de Corato, Rivera produce vini che catturano tutta l’esuberanza della Puglia, pur mantenendo uno splendido senso della struttura.
Rivera e la famiglia de Corato
La famiglia de Corato ha salde radici nella terra di Puglia. Qui, in agro di Andria, alla fine degli anni ‘40, Sebastiano de Corato fondò l’Azienda Vinicola Rivera nell’omonima tenuta di famiglia con il preciso intento di valorizzare e diffondere nel mondo l’enorme potenziale qualitativo della vitivinicoltura della zona circostante il Castel del Monte. Il successo non si fece attendere e la Rivera divenne ben presto il principale punto di riferimento dell’enologia pugliese e l’autentico motore della sua rinascita, grazie anche alle innovazioni in vigna e in cantina apportate da suo figlio Carlo a partire dagli anni ’80. Con l’ingresso in azienda di Sebastiano e Marco, figli di Carlo e nipoti del fondatore, la Rivera prosegue con orgoglio e rinnovato impegno nella produzione di vini che esprimono tutto il carattere intenso ed elegante di questo territorio e dei suoi vitigni.
In applicazione della filosofia aziendale, in tutte le fasi del processo produttivo - allevamento dei vigneti, raccolta delle uve, vinificazione, affinamento e imbottigliamento dei vini - si combinano le più moderne tecniche di viticoltura ed enologia con l’assoluto rispetto dei processi naturali, nell’ottica della sostenibilità ambientale ed economica e del miglioramento continuo della qualità.

I vigneti
Il progetto qualità della Rivera parte dall’attenta conduzione, secondo protocolli di agricoltura sostenibile, dei 75 ettari di vigneti di proprietà allevati a cordone speronato e a guyot con elevata densità di viti per ettaro e bassa produzione unitaria. Questi vigneti sono situati in due distinti terroirs.
I fondi Rivera, Torre di Bocca e Coppa, tra i 200 e i 230 metri di altitudine, sono caratterizzati da terreni calcareo-tufacei profondi e forniscono uve autoctone a bacca bianca con buona acidità e a bacca rossa di grande eleganza e struttura. Lo scenografico vigneto Lama di Corvo, che si affaccia verso il mare e il massiccio del Gargano, è stato invece ricavato sui terreni calcareorocciosi dell’Alta Murgia a 350 metri di altitudine e fornisce Chardonnay e Sauvignon di particolare freschezza e mineralità. Il restante fabbisogno di uva è infine coperto da pochi fornitori di fiducia.

Le cantine
Le cantine della Rivera raccontano la storia e l’evoluzione della produzione vinicola dell’ultimo secolo.
Alla parte storica risalente alla fine dell’800, fu aggiunta negli anni ’60 una nuova ala realizzata con vasi vinari in cemento vetrificato, ora completamente termocondizionati.
Tale complesso produttivo è stato affiancato da un moderno ed efficiente reparto di vinificazione con serbatoi in acciaio inox di piccole dimensioni destinati alla macerazione delle uve per i rosati ed i rossi. L’affinamento dei vini rossi avviene in due bottaie interrate, contenenti l’una oltre 400 barrique di rovere francese e l’altra botti grandi in rovere francese da 3.000 litri e in rovere di Slavonia da 5.500 litri.
L’intero complesso aziendale è oggi alimentato da un impianto fotovoltaico che copre il 70% dell’intero fabbisogno energetico.

Rivera

2017

La Rivera ha voluto realizzare un vino che esprimesse con carattere le tipicità del Bombino Bianco, normalmente utilizzato in assemblaggio con altre varietà. Il grado di maturazione avanzata delle uve è bilanciato dalla buona acidità tipica di questa varietà, risultando in un vino dai profumi intensi e complessi e da una ottima bevibilità e freschezza che bene si esprimono in abbinamento ad antipasti e a piatti a base di pesce.

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Rivera

2017

E’ stato il primo Chardonnay prodotto in Puglia e forse nell’intero Mezzogiorno d’Italia. Rappresenta il frutto del lungo e paziente lavoro di sperimentazione ed
adattamento all’ambiente condotto dalla Rivera negli anni ’80 per trapiantare lo Chardonnay nella zona Castel del Monte. Ai pregi del nobile vitigno francese, si
sono aggiunti quelli che lo Chardonnay ha dimostrato di saper dare nel clima Mediterraneo

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Rivera

2015

Con questo vino la Rivera ha voluto coniugare la ricchezza di carattere e di aromi dal netto sentore di viola del Nero di Troia con la freschezza del frutto e la bevibilità. Il risultato è un vino che esprime un immediato piacere al naso e al
palato, pur mantenendo una discreta struttura e complessità. Da apprezzare a temperatura di cantina solo o abbinato a zuppe, paste con sughi saporiti e carni.

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Rivera

2019

La Rivera ha voluto esaltare, attraverso la tradizionale vinificazione 'in rosa' attuata con tecnologie moderne, le caratteristiche peculiari della varietà Bombino Nero, la più tipica della zona Castel del Monte e così vocata alla produzione di vini rosati da meritare la D.O.C.G. a partire dall'annata 2011. Il risultato è un vino fresco e sapido, con un frutto vivo ben sostenuto ed un gusto morbido e molto delicato, dotato di una grande duttilità negli abbinamenti a tavola, ma molto interessante anche come aperitivo.

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Rivera

2014

L’Aglianico è una delle varietà più antiche del mondo, essendo stata introdotta dagli Antichi Greci quasi 3.000 anni fa in quella zona dell’Italia Meridionale che essi chiamavano Enotria o Terra del Vino. Ai giorni nostri, le sue qualità sono ampiamente riconosciute: per la complessità, eleganza e capacità d’invecchiamento dei suoi vini, l’Aglianico è stato definito il “Nebbiolo del Sud”.
Il Cappellaccio prende il suo nome dalla crosta calcarea che si trova a circa 30-40 cm di profondità nei terreni tufacei della zona doc Castel del Monte e che è necessario rompere per poter piantare i vigneti. Il Cappellaccio Aglianico Riserva è un vino che esprime al massimo le caratteristiche di questa varietà; dopo due anni di invecchiamento, di cui uno in barriques di rovere francese, acquista eleganza, armonia e complessità nelle sue espressioni organolettiche mantenendo un potenziale di grande evoluzione negli anni successivi.



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Rivera

2013

Il Falcone è uno dei più prestigiosi vini rossi pugliesi con il quale la Rivera ha voluto ricordare l'imperatore Federico II di Svevia, umanista e grande appassionato della nobile arte della falconeria, che fece costruire nei pressi di Andria il famoso e misterioso "Castel del Monte". Sette secoli dopo il castello ha dato il suo nome alla circostante zona DOC. Il Falcone è ottenuto da una rigorosa selezione di uve dai vigneti più vecchi delle varietà autoctone Nero di Troia, che conferisce al vino tutto il suo carattere e struttura, e Montepulciano che contribuisce alla sua armonicità. La maturazione per 14 mesi in legni pregiati e almeno per un ulteriore anno in bottiglia permettono a Il Falcone di affinare l’importante struttura e sviluppare il carattere e l’eleganza che lo hanno reso famoso.

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Rivera

2014

Puer Apuliae o “Figlio di Puglia”: è l’appellativo con cui venne soprannominato Federico II, l’imperatore svevo del XIII secolo che tanto amò questa regione e che lasciò un indelebile ricordo di sé all’intera umanità con il Castel del Monte, il suo più splendido ed enigmatico castello. Puer Apuliae è figlio del più rappresentativo vitigno autoctono a bacca rossa della zona DOC Castel del Monte: il Nero di Troia. E’ un vino di grande carattere, struttura ed eleganza ottenuto da un antico clone della varietà selezionato nei vigneti più vecchi della Rivera e impiantato in località Tafuri.

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