La bianca cantina vicina al Castello, edificata dalla famiglia Memmo negli anni ’70, offre nuovi sistemi refrigerati di pigiatura attraverso serbatoi termo-condizionati in acciaio.
Attraverso la selezione delle uve e accurate tecniche di vinificazione Leonardo Sergio, l’enologo della cantina, firma la qualità di Castello Monaci.
La Barricaia
L’area dedicata all’invecchiamento dei vini è una barriccaia particolarmente scenografica scavata nella dura roccia che ospita 1000 barriques e 18 botti di rovere francese.

Territorio
Sotto un sole abbagliante, che inonda la terra di calore, mentre gli occhi si perdono tra ulivi secolari e generosi vigneti accarezzati dal vento mitigato da due mari, nel cuore di Salice Salentino, si staglia Castello Monaci.
Il Castello e la Cantina sono circondati da circa 3.000 piante di ulivi e 150 ettari di vigneti che rappresentano uno dei modelli più significativi dell’innovativa viticultura salentina. Il lavoro nei vigneti è seguito personalmente da Vitantonio Seracca Guerrieri, presidente della Tenuta, che da anni ha intrapreso scelte volte alla valorizzazione degli autoctoni salentini.

Vigneti
I vigneti sono allevati a cordone speronato. Al di sotto di un primo strato argilloso di circa 1 metro le radici incontrano un’ampia fascia di tufo, tipica pietra bianca porosa e friabile. Nei periodi di grande siccità essa funge da risorsa idrica per la vite regalando sapidità e mineralità ai vini.
Il lavoro nei vigneti è seguito personalmente da Vitantonio Seracca Guerrieri, presidente della tenuta, che da anni ha intrapreso scelte volte alla valorizzazione degli autoctoni salentini.
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Castello Monaci

2022

Dalla leggenda di Acanto, una ninfa greca trasformata in fiore per aver rifiutato l’amore di Apollo.
Un fiano in purezza fermentato in acciaio, a bassa temperatura, per una quindicina di giorni per preservare le caratteristiche aromatiche e lasciato poi affinare sui propri lieviti per arricchire le note minerali e la sapidità. E’ un vino equilibrato che si manifesta al naso con intensi profumi di frutta e miele ed un gusto fresco e vivace, con un finale morbido di nocciola tostata. Servito ben fresco è ideale per antipasti insalate di mare, risotti, crostacei, pesce alla griglia e formaggi freschi.

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Castello Monaci

2021

Parte del vino matura per 6 mesi in barriques francesi a diversa tostatura, mentre il resto rimane in acciaio. Dal colore rosso granato ha profumo intenso, con note che ricordano la macchia mediterranea e l’eucalipto. Dal sapore pieno e rotondo si presta ad un buon invecchiamento.

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Castello Monaci

2021

Ottenuto da uve Chardonnay, vinificate in bianco con pressatura soffice.
Di buona struttura e dalla forte personalità, ha un colore giallo paglierino con riflessi verdi, profumi intensi e fruttati, gusto morbido, fresco e avvolgente.

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Castello Monaci

2021

Liante è l’unica DOC di Castello Monaci: Salice Salentino. È un riferimento al vento di Levante, gelido d’inverno e caldo d’estate che soffia con forza e costanza sui nostri vigneti fungendo anche da antimuffa naturale. E’ un vino ammorbidito dalla presenza della Malvasia Nera di Lecce, che conferisce un gusto vellutato e cremoso, il perfetto abbinamento alla freschezza del Negroamaro.

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Castello Monaci

2022

Heos nasce dall’incontro di due vitigni aromatici della Puglia: Fiano e Moscatello Selvatico. E’ un vino che sprigiona profumi floreali e fruttati di fiori d’arancio, pesca bianca e rosa. Fresco, leggero ed elegante sorprende il palato con una persistenza vivace e un finale asciutto e agrumato.

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Castello Monaci

2022

I suoi grappoli vengono raccolti a mano nelle ore del primo mattino, quando la temperatura è più fresca. Una parte del vino matura per 6 mesi in barriques francesi di diversa tostatura, la restante parte rimane in acciaio. Dal colore rosso porpora scuro, è un vino di corpo e struttura. Ampio profumo di frutta rossa matura, con sentori di pepe e di vaniglia e ricordi di macchia mediterranea. Il sapore è morbido e concentrato.

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Castello Monaci

2022

Ottenuto dal 100% di uve Negroamaro, raccolte nelle primissime ore del mattino e subito portate in cantina dove vengono sottoposte a pigiatura soffice. Da un brevissimo contatto tra le bucce ed il mosto, ne nasce un vino dal colore rosa brillante, con profumi floreali e fruttati ed un sapore pieno ed elegante, con un leggero fondo fruttato che si sofferma in bocca.

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Castello Monaci

2018

Petraluce nasce nel 2012. L’idea viene dalla volontà e dall’esigenza di valorizzare i vitigni bianchi del territorio. Il vitigno è originario della Valle D’Itria, dove veniva imbottigliato in bottiglie di stile renano. Si trattava in passato di un vitigno abbastanza neutro, che veniva utilizzato soprattutto per fare il Vermouth. La lavorazione in riduzione dall’ossidazione delle uve provenienti da questo vitigno permette invece di fare emergere note molto delicate ed eleganti. La Verdeca si caratterizza per i riflessi verdolini che contraddistinguono il vino soprattutto nei primi mesi d’imbottigliamento. Il nome Petraluce rievoca il nostro territorio, con la famosa pietra bianca e la sua luce molto intensa.

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Castello Monaci

2021

Sciù è un vino elegante e strutturato, dai tannini tonanti ma fresco al tempo stesso. Il nome indica il giogo dell’aratro nel dialetto leccese e richiama la faticosa lavorazione del terreno così come il nome delle sue uve (Susumaniello) ricorda l’instancabile lavoratore delle campagne, il “somarello”.

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Castello Monaci

2021

Questo Primitivo si ispira alle divinità venerate dai Messapi, la popolazione che fondò la città di Manduria nella penisola salentina a sud est di Taranto

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Castello Monaci

2021

Coribante è un vino intrigante per l’unione inattesa degli aromi e del carattere di due vitigni a bacca rossa: Syrah da cui prende profumi e aromi di un vino fresco, e Malvasia Nera di Lecce appassita, maturata in barrique per da cui prende la pienezza e il corpo di un vino maturo. Il nome del vino si ispira al carattere vivace dei Coribanti, danzatori che al ritmo del tamburello si scatenavano in balli frenetici e musiche pulsanti, in grado di trasmettere calore ed energia in un’armonia senza eguali.

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Castello Monaci

2021

Proprio come la figura della sirena è composta da parte di donna e parte di essere marino, Charà è un vino che si compone di due “parti” elaborate con due distinti processi di fermentazione ed affinamento: una parte in uova di cemento per esaltare la mineralità, e un’altra in barrique per conferire un’avvolgente struttura. Ne deriva un vino complesso e dinamico, in grado di affascinare e ammaliare come la leggendaria creatura mitologica.

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