Castello Monaci
2018
Petraluce nasce nel 2012. L’idea viene dalla volontà e dall’esigenza di valorizzare i vitigni bianchi del territorio. Il vitigno è originario della Valle D’Itria, dove veniva imbottigliato in bottiglie di stile renano. Si trattava in passato di un vitigno abbastanza neutro, che veniva utilizzato soprattutto per fare il Vermouth. La lavorazione in riduzione dall’ossidazione delle uve provenienti da questo vitigno permette invece di fare emergere note molto delicate ed eleganti. La Verdeca si caratterizza per i riflessi verdolini che contraddistinguono il vino soprattutto nei primi mesi d’imbottigliamento. Il nome Petraluce rievoca il nostro territorio, con la famosa pietra bianca e la sua luce molto intensa.
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Castello Monaci
2021
Liante è l’unica DOC di Castello Monaci: Salice Salentino. È un riferimento al vento di Levante, gelido d’inverno e caldo d’estate che soffia con forza e costanza sui nostri vigneti fungendo anche da antimuffa naturale. E’ un vino ammorbidito dalla presenza della Malvasia Nera di Lecce, che conferisce un gusto vellutato e cremoso, il perfetto abbinamento alla freschezza del Negroamaro.
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Castello Monaci
2021
Sciù è un vino elegante e strutturato, dai tannini tonanti ma fresco al tempo stesso. Il nome indica il giogo dell’aratro nel dialetto leccese e richiama la faticosa lavorazione del terreno così come il nome delle sue uve (Susumaniello) ricorda l’instancabile lavoratore delle campagne, il “somarello”.
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Castello Monaci
2021
Proprio come la figura della sirena è composta da parte di donna e parte di essere marino, Charà è un vino che si compone di due “parti” elaborate con due distinti processi di fermentazione ed affinamento: una parte in uova di cemento per esaltare la mineralità, e un’altra in barrique per conferire un’avvolgente struttura. Ne deriva un vino complesso e dinamico, in grado di affascinare e ammaliare come la leggendaria creatura mitologica.
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Castello Monaci
2021
È uno degli ultimi nati nella famiglia di Castello Monaci. Un vino passito di straordinaria qualità. Nasce da un “single vineyard” di Moscatello Selvatico piantato nel 2005, di fronte all’ingresso principale della cantina vinicola. E’ senza dubbio il vigneto più rappresentativo dell’azienda, circondato da pini secolari e attraversato da un vialetto di erbe aromatiche che conduce direttamente al castello. Le piante sono state donate al Presidente Seracca Guerrieri dalla famiglia Colosso di Ugento, che le aveva prelevate da un vecchissimo vigneto di famiglia. Sono pertanto viti non riproducibili sul mercato e la loro bassa resa produttiva conferisce una pienezza contraddistinta da una spalla acida molto difficile da trovare nei vini dolci pugliesi.
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Vespa Vignaioli
2017
Terregiunte nasce dalla passione di Sandro Boscaini e Bruno Vespa per le rispettive terre, la loro cultura e i loro vini.
Territori che esprimono grandi unicità e personalità ma sinergici quando aperti all’incontro. Climi, terreni e varietà di uve distinti che da sempre sono percepiti lontani per tradizioni e culture si uniscono ed esprimono le loro peculiarità nell’ambito di un ampio e ricco concetto territoriale italiano. Con sensibilità e maestria è stato prodotto un vino senza complessi, orientato esclusivamente alla massima qualità. Un autentico “Vino d’Italia”, un inno al Made in Italy.
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Vespa Vignaioli
2018
L’ultimo nato, HELENA, è un vino che rappresenta la massima espressione qualitativa della produzione aziendale. Nato per rappresentare una vera sfida enologica, HELENA è un Nero di Troia da vigne di oltre 50 anni, che sorprende incredibilmente per le sue eccellenti caratteristiche organolettiche. Un vino che, nella sua prima annata, ha già calcato palcoscenici importanti, tra cui Buckingham Palace, e che rappresenta la vera sfida del Sud, e in particolare della Puglia, alla grande eleganza e complessità dei vini francesi.
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Vespa Vignaioli
2021
L’ultimo nato in casa Vespa Vignaioli è Donna Augusta un Salento Bianco 2020. Composto da chardonnay (40%), fiano (30%) e verdeca (30%), l’uva bianca locale che dà un contributo determinante alla freschezza di un vino, nato per affinarsi negli anni. Ha un colore oro brillante di bella consistenza con riflessi verdognoli; al naso senti note di miele e banana, che sono i descrittori del fiano e dello chardonnay, ma poi viene fuori una complessità di spezie (origano), bergamotto, mandorla amara e salvia. Viene affinato in piccole botti realizzate con 8 legni diversi di bassa tostatura. Sono solo 3.200 le bottiglie prodotte.
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Vespa Vignaioli
2020
Questo Primitivo di Manduria racconta la storia del viaggio della nostra famiglia attraverso l’affascinante mondo del vino. La ricchezza visiva annuncia un carattere forte e, allo stesso tempo, un impatto vellutato. Il profumo di spezie e frutti di bosco ne anticipa la grande, morbida bevibilità. Pur essendo ideale accanto a piatti elaborati di carne, RACCONTAMI può in realtà abbinarsi a gran parte della cucina italiana.
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Vespa Vignaioli
Un viaggio alla riscoperta della dialettica padre-figlio, uno spumante che racconta due realtà indissolubilmente legate da un amore straordinario.
L’inizio di un’avventura che si tramanderà di generazione in generazione. NOITRE è uno spumante rosé millesimato (trentasei mesi sui lieviti) frutto di uve Negroamaro in purezza.
Uniti in questa avventura enologica, Bruno Vespa e i suoi due figli, Federico ed Alessandro, sugellano il loro legame con un vino raffinato ed elegante grazie alla lunga permanenza sui lieviti, che accompagna con classe momenti diversi della tavola: dall’aperitivo a un intero pasto leggero.
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Vespa Vignaioli
2020
Spirito giovane. Personaggio senza tempo. Negroamaro autentico, godibile anche fresco. Il Fedale è l’ultimo nato in casa Vespa, ma è già un classico.
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Vespa Vignaioli
2021
Vino che è piena espressione delle potenzialità della natura pugliese, il Rosso dei Vespa unisce il carattere tradizionale del Primitivo di Manduria con le note più fresche e piacevoli dei prodotti più giovani. Le due anime di questo vitigno sono legate: potente e complesso ma allo stesso tempo piacevole e snello nella sua bevibilità.
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