
Vini Coppi
2015
 Cantonovo è l’espressione più autentica delle colline della Murgia barese, in bilico fra mare Adriatico e il mar Jonio. Dal rispetto della natura, che caratterizza un vino bio, fino ai profumi vinosi all’insegna di un rosso suadente. La freschezza dei frutti rossi conquista al primo sorso. Il nome celebra il ciclo della natura evocato dalle quattro stagioni che danno il nome agli altrettanti capitoli del Canto Novo Dannunziano.
 
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Tenute Rubino
2019
 Colore: rosso rubino intenso con riflessi violacei.
Olfatto: fragranti e fresche note di frutta a bacca rossa, tra cui spiccano ciliegia, melagrana, lamponi e sentori che ricordano la prugna matura.
Palato: sapido, minerale, rotondo con tannini piacevoli e morbidi che lo rendono particolarmente piacevole nella beva.
Caratteristiche: vino armonico ed avvolgente, dalla trama elegante e persistente, incanta per la sua armonia, per la persistenza e per  eleganza. Singolari e particolari legati all'unicità del vitigno.
Abbinamenti gastronomici: versatile e seducente, predilige i piatti saporiti come le melanzane e i peperoni ripieni, le orecchiette al pomodoro, il risotto con i funghi porcini. Molto piacevole la combinazione con salumi, formaggi non troppo stagionati, arrosti di carne misti e la possibilità di apprezzarne le sue qualità in tanti piacevoli momenti.
 
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Vini Giancarlo Ceci
2016
 Ottenuto da uva di Troia in purezza, si presenta di grande struttura e personalità, terreni poco profondi e ricchi di pietra calcarea favoriscono l'ottenimento di ottimi livelli di maturazione dell'uva di Troia. al profumo emergono sentori di piccoli frutti rossi e note speziate
 
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Castello Monaci
2021
 Proprio come la figura della sirena è composta da parte di donna e parte di essere marino, Charà è un vino che si compone di due “parti” elaborate con due distinti processi di fermentazione ed affinamento: una parte in uova di cemento per esaltare la mineralità, e un’altra in barrique per conferire un’avvolgente struttura. Ne deriva un vino complesso e dinamico, in grado di affascinare e ammaliare come la leggendaria creatura mitologica.
 
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Vini Coppi
2016
 Don Antonio – Vino Primitivo I.G.P. Puglia è il risultato di una sperimentazione che l’enologo e Senatore Antonio Michele Coppi, fondatore della dinastia dei vini Coppi, ha voluto realizzare con le sue uve più pregiate. Il risultato stupisce immediatamente per la ricchezza dei suoi frutti che il vino porge nel calice, caldo eppure grandemente morbido e armonioso. 
Abbinamento gastronomico: dai grandi piatti della tradizione italiana, come le lasagne al forno, il risotto allo zafferano di Gualtiero Marchesi, l’arrosto di tacchino fino alla zuppa canadese di formaggio cheddar
 
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l'Archetipo
2016
 Vinificazione (metodo ancestrale di spumantizzazione): dopo pi-gia-diraspatura e pressatura soffice, il mosto fermenta spontanea-mente grazie all’aggiunta di pied de cuve, da moscati minori a bacca rossa raccolti 10 giorni prima, che assicura oltre ad un bel corredo di lieviti autoctoni anche una bella quantità di antociani che confer scono un colore ramato allo spumante. La fermentazione è svolta a basse temperature (13-14°C) per circa 40 giorni; il mosto in fermen-tazione viene travasato in autoclave dove avviene la presa di spuma (11-12°C). Giunti ad un residuo zuccherino di circa 50 gl viene ab-bassata la temperatura sotto i 10°C per fermare la fermentazione. Seguono diversi mesi in queste condizioni, con batonnage continui del proprio fecciolino nobile fino a giungere ad una stabilità natura-le del vino spumante, a cui segue l’imbottigliamento. Decantazione naturale senza chiarificanti. Non filtrato. Minima aggiunta di anidride solforosa in pre-imbottigliamento.
Zuccheri residui non fermentescibili: 50 gl, Dolce.
Caratteristiche organolettiche: colore ramato, ricco di sentori florea-li e fruttati. Al gusto equilibrato e vellutato, ricco di acidità agrumata.
Abbinamenti: il suo residuo zuccherino naturale lo indicherebbe solo per gli abbinamenti di fine pasto, ma la sua grande integrutà di frutto lo rende abbinabile ad una vasta gamma di preparazioni culinarie.
Temperatura di servizio: 6-8 °C.
 
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Palamà
2018
 Metiusco: dal grico "Io mi inebrio". Vino bianco insolito, caratteristico delle terre salentine: caldo, dal profumo intenso, tendente sul fruttato, con note minerali particolarmente pronunciate. Ricavato dalla vinificazione di uve Verdeca e Malvasia Bianca, con una leggera sovramaturazione sulle piante, per conferire ancora più corposità e concentrazione.
 
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Michele Calò
2023
 Con un'accurata selezione delle uve e una complessa vinificazione "a lacrima" si ottiene questo straordinario rosato di massima tipicità, fiore all'occhiello della nostra tenuta, che si impone per la singolarità gustativa e per "l'avvincente mediterraneità".
ABBINAMENTO: Ottimo con cucina ittica saporita, pesce in umido, carni bianche come vitello tonnato, formaggi a pasta fresca, pecorini non stagionati.
 
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Palamà
2021
 Metiusco: dal grico "Io mi inebrio", è il rosato antico, vinificato tramite il metodo del Salasso, che consente di utilizzare solo un 30% delle uve lavorate.
E' stato il vino della consacrazione, grazie ad esso l'azienda ha potuto completare il suo processo di crescita, fregiandosi di importanti riconoscimenti per molti dei suoi vini.
 
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Tenute Bradascio
2023
 Colore rosso vivace con riflessi porpora;
bouquet fruttato fresco con note di fragola,
ciliegia e frutti di bosco. Palato fine
e intenso con fin di bocca fruttato.
Abbinamenti
Particolarmente indicato con i piatti tipici
della cucina mediterranea. Adatto per
 
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Tormaresca
2019
 Negroamaro 100% Selezioni proveniente dalla tenuta Maime in San Pietro Vernotico (BR)
L’annata 2015 ha avuto un andamento climatico molto “mediterraneo”, contraddistinto da una primavera regolare ed un’estate decisamente calda e siccitosa. 
Nonostante questo, l’ottimale equilibrio vegeto consentito che la maturazione delle uve sia avvenuta in maniera abbastanza regolare, tant’è che la raccolta del negroamaro per calafuria è stata effettuta nella prima settimana di settembre (in linea con la media storica).
 
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Apollonio
2023
 TERRITORIO 
Il Salento viene identificato da tre elementi climatici: il sole, artefice di gradi zuccherini generosi, il mare, responsabile della mineralità dei vini, e il vento che rende questo territorio naturalmente esente da malattie e particolarmente indicato nella produzione di vini “naturali”. Caratterizzato da estese zone pianeggianti e modesti rilievi collinari, il Salento è geologicamente costituito da una struttura calcarea di medio impasto.
UVAGGIO
Il Negroamaro, autoctono della Puglia, è il vitigno a bacca nera principe del Salento. Antichissime le sue origini (VIII Sec. A.C.), deve probabilmente il suo nome ai termini “niger” (latino) e “mavros” (greco) che significano entrambi nero. La grandissima versatilità lo rende idoneo a tutti i tipi di vinificazione.
CONSIGLIATO CON: Polpette al sugo, zuppa di legumi, orecchiette al ragù, agnello alla brace.
TEMPERATURA DI SERVIZIO: 14-15 °C
 
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